giovedì 30 maggio 2013

Bianco Oro Pietra: per la casa delle vacanze






Cosa c'è di più attuale, trendy, glamour, di muri imbiancati a calce, di semplici (e rari) tocchi di oro, e di splendidi pavimenti in pietra pr la casa delle vacanze? 

Le foto di questo interno dimostrano come possa essere assolutamente affascinante e naturale ristrutturare la casa imbiancando tutto a calce. Pavimentazione in lastre di pietra di formato grande: soluzioni semplici ma prestigiose per rendere unica anche la più banale delle stanze!

La pittura a calce è probabilmente la più antica forma di tinteggiatura di superfici architettoniche. E' una dispersione molto diluita di calce in acqua (latte di calce). Poi pigmenti minerali e terre possono venire aggiunti al latte di calce ottenendo una vasta gamma di colori.

La pittura a calce può essere impiegata sulla maggior parte delle superfici architettoniche.


Le superfici dipinte a calce sono belle,con gradevoli effetti cromatici, e sono permeabili al vapore, permettendo all'umidità in eccesso di allontanarsi dall'interno delle murature. Proprio per la loro grande traspirabilità sono adatte anche per le tinteggiature di interni.
Grazie al ph elevato della calce naturale l’utilizzo di questo tipo di pittura permette un’efficace azione anti-muffa.



Costo e prezzi per preparare una pittura a calce
  • un secchio di plastica – circa 3,5 euro
  • grassello di calce in sacco da 25 kg – circa 5 euro
  • olio di lino – circa 9 euro
  • acqua

4 suggerimenti per imbiancare con la pittura calce:

  1. la pittura a calce copre solo quando asciuga
  2. la pittura a calce naturale è solo per intonaci nuovi (altrimenti ci sono degli additivi tipo etere di cellulosa o resine)
  3. per la pittura a calce e meglio usare il pennello
  4. con la pittura a calce non si possono fare colori scuri




domenica 26 maggio 2013

Tradizionalmente Attuale















Gusto squisitamente sottile e naturale per questa bellissima casa che può essere in città, in campagna, o persino in periferia, ma che, con questo suo stile senza tempo, sarà sempre tradizionalmente attuale.

Notare le tende in bambù in tutta la casa e in coppia con le mantovane nere in camera da letto. 

E che dire delle cornici in betulla che incorniciano tutti gli specchi delle scale? Un elemento di richiamo per le stuoie in sisal color miele, un elemento di raccordo visivo diverso e interessante.

Un tavolo da pranzo in legno di recupero s t u p e n d o!

Enorme lampadario a gocce sopra il lavandino che fa virare un locale rustico come la cucina in una stanza elegante per ricevere. Un lampadario scintillante che affianca lucidi mobili da cucina dipinti in nero!

Non c'è niente di più sofisticato di una casa in bianco e nero. Ma di solito gli interni in bianco e nero sono più formali. 

Un gusto classico (che non è mai solo alla moda) che ha un occhio sofisticato e lungimirante per arredi che non stancheranno mai!

Questa è una casa  di un pacato benessere, che si è rivestita di una tavolozza di colori classici, tradizionalmente attuali, con quella fantastica nota di rilassata atmosfera creata con l'uso di materiali e fibre naturali.

www.cococozy.com



sabato 25 maggio 2013

La rinascita dello stile PREPPY: navy, madras, righe, stemmi,












































E per una volta voglio parlare dello stile Preppy: caratterizzato da linee e tendenze di arredo all'insegna di uno chic easy going, vagamente sportive, vagamente ispirate ai campus universitari.

Lo stile Preppy è fatto di una eleganza rilassata che re-interpreta alla perfezione il british style. Un vero antidoto a superficialità e consumismo che dominano e imperversano ogni stagione.

E' uno stile il cui nome deriva da “Pre-College Preparatory School” destinato a marchiare l’apparenza trionfante dei figli dell’alta borghesia anglosassone, i Wasp (White Anglo Saxon Protestants). Bianchi, benestanti, benpensanti, venivano svezzati nei campus più costosi degli States per diventare la futura classe dirigente e andavano in giro vestiti un pò come i protagonisti di Momenti di Gloria.


Nessun motivo per avere solo un tono bon chic bon genre, ma una volontà semplice e pratica di comodità, ricercatezza, eleganza, ma stile week end.

Secondo alcuni lo stile Preppy è uno stile genuinamente autoctono, tipico delle costa nordest degli USA. Secondo altri lo stile Preppy è lo sportswear snob degli atenei anglosassoni.

Nel 1948 la rivista Esquire pubblica un "manifesto" sul "bold look" americano del dopoguerra. afferma che ormai gli Stati Uniti, giunti alla leadership mondiale, non hanno più complessi di inferiorità nei confronti del vecchio continente, e che si sono emancipati dai dandies aristocratici europei, espressione di una società inconcludente, vanesia, pallida.

Curiosa quindi la storia dello stile preppy nella moda.

La gente di Boston e di New York si inventò un nuovo stile per il tempo libero: il "go to hell". Go to hell vuol dire "va all'inferno", perché loro, nei week end (trascorsi negli esclusivi country clubs e nelle ville di Newport), all'inferno mandavano i completi, le divise di flanella scura, che indossavano tutta la settimana per andare in ufficio. Il "go to hell" fu sostanzialmente il precursore dello stile Ivy League e poi dello stile Preppy con i suoi motivi cravatta (i motivi dei clubs, araldici, o spiritosi),o in madras colorato.

E' meglio chiarire le sottili differenze tra Preppy e Ivy.

Il preppy si distingue dall’Ivy League per la ricerca di una nota glamour o almeno eclettica, in genere ottenuta con l’uso di griffe o di dettagli presi dalla moda più attuale e ridotti a citazione sofisticata.

Il preppy ha un contenuto almeno parzialmente caduco, ancorato alla contemporaneità e quindi alla grande comunicazione, mentre l’Ivy è sede di materiali, fogge e anche marchi immutabili.

Dopotutto il preppy nasce tra studenti delle scuole medie superiori, quindi è inevitabilmente e giustamente meno colto e sereno dello stile Ivy, meno adulto dello stile Ivy, universitario e condiviso anche dai professori.


Curiosità: nel preppy puro mancano i jeans ed in generale il denim, sotto qualsiasi forma o travestimento si presenti. C'è in questo rifiuto la volontà di esprimere un'affermazione che è sociale; il messaggio dei jeans è (almeno originariamente e sostanzialmente) individualista e forse sovversivo. Il jeans è single sin dai tempi in cui vestiva i cowboys, sempre rigorosamente scapoli o vedovi. Il preppy, invece, non disdegna un buon matrimonio, anzi!

Comunque la bibbia dello stile preppy è il testo: The Official Preppy Handbook. Il libro esce nel 1980 ed è rivolto ai giovani che si sforzavano di ascendere dal livello di figli di ricchi a quello di figli di ricchi che li hanno mandati all’Università ed è stata sottoposta a un updating da Terzo Millennio (True Prep: It’s a Whole New Old World) dalla stessa autrice, Lisa Birnbach.

«Ho visto una coppia in blazer beige e pantaloni a coste: due preppy perfetti. Erano italiani. A Los Angeles» (Lisa Birnbach, dal libro True Prep). Ma no?